Davanti alla grande pentola vuota, si sentiva un gran baccano… Ma che sta succedendo ?
La patata si stava facendo largo tra le verdure e comincio’ ad esclamare: ” Carissimi io che ho fatto un lungo viaggio dall’America all’Europa e’ inevitabile che la ricetta faccia a meno di me.”
Il cavolo allora alzo’ la voce è disse : “E no care mie, se voi avete fatto un lungo viaggio, pensate a me che fin dall’antichità ero l’alimento tipico degli equipaggi delle navi, io si che ne ho viste delle belle. Ho incontrato anche spietati pirati e burrascose tempeste…”
La cipolla riportando alla mente anche le sue origini esclamò: “Ti ricordo, caro cavolo che non eri solo su quelle navi, c’ero anche io con le mie proprietà terapeutiche …”
“Ma stai zitta cipolla” disse il sedano “su quell’equipaggio immagino tu abbia fatto piangere tutti… Se voi eravate su quelle navi io invece ero rappresentato sulle monete risalenti all’antica Grecia…” disse quest’ultimo sentendosi importante.
“E io allora?” puntualizzo’ la carota “Che negli anni ho cambiato colore, bianco, rosso, giallo e perfino nero, fino ad essere arancione?.”
“Ecco … Con questa ne abbiamo sentito di tutti i colori.” esclamò l’aglio. “Senza di me non combinate nulla, lo sapevano anche gli antichi Greci, che prima di affrontare le olimpiadi, agli atleti veniva dato un pezzo dei miei antenati per essere più forti.”
Ad un certo punto mentre tutti stavano riflettendo sulle questioni esposte, si sentì un gran cigolio di ruota sgangherata … ecco i pomodori. “Amici!!” esclamarono. “Con il nostro arrivo portiamo l’amore … Lo so bene io …” Disse uno di loro. “Io che fui regalato dal Sir Walter Raleigh alla Regina Elisabetta, con il nome di apples of love.”
Tutti rimasero un attimo in silenzio e la grande pentola sempre vuota.
Ad un tratto il sedano fece un gran balzo e si tuffò nella pentola… Gli altri non ci pensarono due volte e si tuffarono uno dietro l’altro dandosi spintoni.
Trascorsa quasi un’ora di bollore le verdure si ritrovarono tutte assieme vicine vicine, curiose di sapere come questa ricetta fosse andata a finire. Il signor rumaiolo si fece avanti, diede una bella mescolata e cavo’ buona parte di loro nel piatto.
Il risultato fu straordinario, il profumo era ottimo e il commensale fece i complimenti a questa ricetta.
Da quel giorno le verdure capirono che “l’unione fa la forza” e che ognuno di noi ha sempre bisogno di un vero amico per fare cose fantastiche.
Posso assicurarvi che ogni volta che al mercato mi avvicino al banco delle verdure mi concentro per sentire le straordinarie storie che le verdure ci raccontano….
Baci Carlottina!
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